Spiccioli di Cassandra/ La chiocciola e la banda larga

Marco A. L. Calamari
4 min readMay 17, 2021

(478) —E’ in una favola una soluzione eretica per migliorare la vostra connessione?

17 maggio 2021 — “C’era una volta, tanti e tanti anni fa, l’ADSL, una magia venduta dagli gnomi che aveva cambiato la vita a tutti gli abitanti del bosco magico, che arrivava da una scatola contenente da 7 a 18 dobloni e non più di uno zecchino…

Gli intuitivi 24 lettori avranno già capito che Cassandra, dovendo toccare il cuore anche degli “animisti digitali”, ha deciso di ambientare il suo “spicciolo” di oggi nella popolare favola dei fratelli Grimm, espediente tra l’altro già usato anni fa per il suo “Cappuccetto Scarlatto”.

Un giorno alla porta della casetta, che veramente non era nel bosco ma vicino al mare, bussò un signore in blu col cappello rosso che offrì alla nonna una connessione ultraveloce al posto dell’antica ADSL, se solo lei avesse rinunciato alla linea telefonica in rame a favore di una fibra magica.

Poiché la sua unica nipotina da moltissimo tempo non la veniva a trovare, perché evidentemente aveva di meglio da fare, la nonna sapeva che il signore in blu col cappello rosso altri non era che il lupo, e non si lasciava tentare.

Ma la vecchia ADSL, per le nuove magie del bosco, era diventata davvero insufficiente, ed un giorno la nonna decise di accettare.

Pur essendo in una favola, la magia promessa si inceppò, e dopo pochi giorni il lupo tornò, dicendo che la fibra alla nonnina non la poteva vendere, ma che, sottoponendo ad incantesimo il vecchio doppino di rame, le avrebbe comunque venduto una connessione molto più veloce dell’ADSL, purché fosse controllata da uno scrigno magico, che le avrebbe installato gratis.

La nonna era anziana e saggia, e rispose che certamente, se non c’era di meglio, anche il rame fatato poteva andar bene, ma che il nuovo scrigno il lupo poteva tenerselo; la nonna aveva la sua vecchia scatola da cucito, che aveva funzionato benissimo per anni, che conosceva bene e che poteva funzionare anche col rame fatato.

Così la nonna ebbe la sua connessione da 78 dobloni e 12 zecchini, e fu molto, molto contenta.

Ma dopo pochi mesi la nuova connessione cominciò a traballare, e la nonna, che con la sua scatola da cucito poteva vedere tutto quello che succedeva fino alla tana, chiamò tante volte il lupo dal cappello rosso per dirgli di non giocherellare con l’incantesimo sul rame, ma di lasciargli quello che avevano concordato all’inizio.

Il lupo si scusò, dicendo che la colpa era del rame della nonna che funzionava male, e la nonna gli disse che il rame era del lupo, e che quindi venisse pure a cambiarlo.

La nonna disse anche che sarebbe stato meglio controllare l’armadietto di plastica da cui il rame usciva, perché era stato spiaccicato contro il muro dalla carrozza di Cenerentola, che era venuta al mare ma non era brava a fare i parcheggi; la serratura dell’armadietto era rotta, lo sportello pendeva dai cardini e ci pioveva pure dentro.

Le esortazioni della nonna perché il lupo esaminasse l’armadietto vennero disattese; il lupo si limitò a rimettere il vecchio incantesimo e tutto ricominciò a funzionare.

Ma dopo un po’ la connessione divenne nuovamente ballerina, la nonna dovette richiamare il lupo dal cappello rosso, ripetendogli di venire a vedere l’armadietto spiaccicato.

Il lupo disse che no, avrebbero fatto tutte le verifiche dalla sua tana, e che comunque il problema non era il nuovo incantesimo ma la vecchia linea di rame della nonna.

La nonna, un po’ innervosita, fece nuovamente notare che la linea non era sua ma del lupo; fu così che dopo poco ricominciò a funzionare con il vecchio incantesimo, che però assicurava ora soltanto 68 dobloni e 9 zecchini, pur costando in bolletta come prima.

Nessuno aveva ancora controllato l’armadietto spiaccicato, che giaceva in strada, in parte ammuffito, appoggiato al muretto del giardino.

Allora la nonna, che non aveva paura di uscire, visto che il lupo, conclusa la vendita, non sarebbe mai più venuto, scese in strada ed aprì lo sportello dell’armadietto, che penzolava dalle cerniere.

Esaminata la bizzarra situazione interna, prese una scopetta, uno spray per contatti ed un insetticida.

Tornò all’armadietto e, smuovendo il letto di foglie fradice che ne copriva il fondo, fece fuggire il geco e le due lucertole che probabilmente lo abitavano da anni.

Staccò poi con delicatezza le 5 chiocciole che vagavano per i contatti, abbellendoli probabilmente con la loro scia argentea, e le portò in mezzo all’erba sul lato opposto della strada.

Prese poi la scopetta e spazzò via accuratamente le foglie, causando un fuggi fuggi di poveri insetti di vario tipo, e pulì sommariamente l’interno dell’armadietto.

Soffiò poi delicatamente sulla morsettiera con lo spray e raddrizzò i due solitari doppini che uscivano dalle forassiti, nelle quali spruzzò, come tocco finale, un poco di insetticida.

Infine richiuse a forza l’armadietto, raddrizzandolo per quanto possibile, fino a bloccare lo sportello, in modo che non ci piovesse più dentro.

Rientrata a casa, chiuse e riaprì la sua scatola da cucito, e come per magia vi trovò ben 80 dobloni e 14 zecchini.

Fu molto contenta, e da allora evitò di ritelefonare al lupo perché non gli combinasse altri malfatti, e mai rispose alle sue chiamate telefoniche.

Pur non essendo retrograda, la nonna resistette anche alla tentazione di chiedere al lupo col cappello rosso come mai non poteva portargli la fibra magica da 200 dobloni e 30 zecchini che era connessa ad un armadietto nuovo nuovo, anche lui col cappello rosso, apparso da molti mesi ad 80 metri dal suo.

Cosi, cari bambini, la nonna, grazie alla sua prudenza e saggezza, continua ancor oggi a vivere felice e contenta nel bosco magico.”

--

--

Marco A. L. Calamari

Free Software Foundation member, Progetto Winston Smith, convegno e-privacy, Cassandra Crossing, ONIF, MEP mancato del PP-IT, Nabaztag @calamarim@mastodon.uno