Cassandra Crossing/ Sinkclose: la fine del mondo, già nel vostro pc

Marco A. L. Calamari
2 min readAug 11, 2024

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Dr. Strangelove trailer from 40th Anniversary Special Edition DVD, 2004. Quest’opera è nel pubblico dominio perché pubblicata negli Stati Uniti fra il 1929 e il 1977, inclusi, senza un avviso di copyright.

(592) — Sono bastati pochi mesi dalla profezia di Cassandra, e oggi sappiamo che quanto vaticinato era già nei nostri pc da anni.

11 agosto 2024 — L’hanno già trovato! Ed a DEFCON 2024 il 10 agosto Enrique Nissim e Krzysztof Okupski ce ne spiegheranno i dettagli.

I lettori di Cassandra, reduci dalla lettura di questo articolo, che era contenuto in questa miniserie sul tema “Fine del Mondo tecnologica”, potranno cogliere il collegamento; tutti gli altri sono vivamente invitati a fermarsi un attimo e leggerla.

Come accade leggendo le buone profezie, tutto quanto contenuto nella precedente esternazione di Cassandra fa parte del pezzo, anzi della conferma, di oggi.

Ed autocitiamo:

Talvolta ce lo dimentichiamo; al mondo non è il software che fa succedere le cose, ma sono quei pezzetti di silicio finemente inciso e stampato, altrimenti noti come “circuiti integrati”, o per quelli incapaci di parlare di tecnologia in italiano, “chip”.

La notizia di oggi è che, semplicemente, due ricercatori hanno trovato nelle CPU AMD, più precisamente nel System Management Mode di questa famiglia di CPU un bug di questo tipo, che consente di prendere il controllo del Ring -2 della CPU.

Diventare insomma l’ipervisore dell’ipervisore di una buona percentuale (non la maggioranza, non è toccato ad Intel) dei pc al mondo.

Prendere il controllo della CPU a questo livello vuol dire diventare un Dio, onnipotente ed invisibile su tutto quello che il computer può fare, la cui ira può provocare, appunto, la fine del mondo informatico come lo conosciamo oggi.

Niente di più e niente di meno.

E poco importa che per usare il bug sia necessario avere accesso al kernel. Chi progetta armi informatiche ha da oggi il mattone finale che gli necessitava per costruire un’arma distruttiva su scala globale. Saprà ben lui aggiungere i pezzi che mancano, e confezionare il pacchetto completo.

E poi, probabilmente, coloro che di lavoro costruiscono armi informatiche sorrideranno a questa notizia, perché già da tempo hanno segretamente nei loro arsenali questo e molti altri bug di silicio delle CPU.

E questo breve (e lo confesso, compiaciuto) articolo può già terminare qui con un’ultima autocitazione:

“Dallo sgancio di Stuxnet sull’Iran fino al blocco dell’internet satellitare in Ucraina, quello che è finora successo sui campi di battaglia digitali del passato non è nemmeno l’ombra di quello che succederà la prima volta che una Cyber-guerra verrà scatenata sul serio.”

Io ve lo avevo detto!

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Marco A. L. Calamari

Free Software Foundation member, Progetto Winston Smith, convegno e-privacy, Cassandra Crossing, ONIF, MEP mancato del PP-IT, Nabaztag @calamarim@mastodon.uno