Cassandra Crossing/ Non dimenticate la Data Retention

Marco A. L. Calamari
2 min readDec 1, 2023

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(412) — Prima delle vacanze è passata alla Camera una proposta di legge liberticida; l’atto finale avverrà al Senato fra qualche settimana, ma occorre chiarezza e assunzione di responsabilità

30 agosto 2017 — Chi non ha avuto la memoria cancellata dalle vacanze, ricorderà certamente lo scherzetto che i Deputati della Camera, a maggioranza bulgara, hanno ritenuto di fare agli italiani.

In estrema sintesi, un emendamento di portata devastante è stato inserito in una proposta di legge che tratta di sicurezza degli ascensori.

L’emendamento è stato discusso e approvato durante l’ultima seduta della Camera prima delle ferie, ben nascosto tra ascensori, tartufi ed energie rinnovabili, ed è stato regolarmente approvato anche a causa della distrazione di alcuni Deputati, che avrebbero invece dovuto, per i loro trascorsi, levare ben alta la voce.

L’emendamento prevede due modifiche devastanti per la privacy, ma gustosissime per gli amanti del tecnocontrollo sociale.

Il primo è la triplicazione da 2 a 6 anni della conservazione dei dati telefonici. Nessun paese civile ha periodi superiori a due anni, come richiesto anche dall’UE.

Il secondo, molto più grave perché più insidioso, è l’equiparazione dei dati Internet a quelli telefonici, cosa che farebbe automaticamente scattare una serie di adempimenti legislativi già in essere da tempo, tra l’altro molto onerosi anche per i provider.

In un solo colpo verrebbe attuata una data retention pesantissima nei confronti del Popolo della Rete, cioè della maggioranza degli innocenti cittadini italiani.

L’approvazione del decreto legge nella sua stesura attuale anche al Senato, che riprenderà i suoi lavori il 12 Settembre, farebbe scattare automaticamente l’estensione della data retention; dovrebbe poi essere seguito da un’ulteriore modifica dell’art. 132 della Legge 196/2003 (Testo Unico sulla Privacy), che definisce la data retention attualmente permessa in Italia.

Secondo Cassandra è vitale che questo secondo round avvenga con la massima chiarezza, trasparenza e pubblicità, in modo tale che chi vi parteciperà si prenda le sue responsabilità nei confronti dei cittadini e degli elettori. In questo modo coloro che con il loro silenzio o con la loro esplicita approvazione permetteranno questo abominio, almeno non potranno poi negare le loro responsabilità.

Sono, tra l’altro, le stesse persone che hanno permesso che l’infrastruttura tecnica della Rete italiana venisse stravolta e asservita alla censura come solo in Paesi “diversamente democratici” è fino ad oggi accaduto.

Cittadino avvisato…

Originally published at punto-informatico.it.

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Marco A. L. Calamari

Free Software Foundation member, Progetto Winston Smith, convegno e-privacy, Cassandra Crossing, ONIF, MEP mancato del PP-IT, Nabaztag @calamarim@mastodon.uno