Cassandra Crossing/ Hacking di quotidiani

Marco A. L. Calamari
2 min readApr 23, 2020

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(452) — La Rete ha orrore del vuoto informativo.

La pandemia ha aumentato la quota di “vita digitale” di tutti noi; per la legge della domanda e dell’offerta questo ha prodotto diversi disequilibri e compensazioni.

La necessità di disporre di quotidiani e riviste quando uscire di casa è fortemente contingentato, e le edicole aperte (malgrado le indicazioni del governo) sono diventate una rarità, ha aumentato la circolazione delle loro versioni digitali nei canali non legali.

Questa è stata probabilmente un’occasione persa per gli editori del settore, che non hanno aderito agli inviti di fornire i loro prodotti digitali in modalità semplificata, scontata o gratuita per il periodo della pandemia.

Infatti, visto che la circolazione di giornali in formato digitale in Italia non ha mai raggiunto una penetrazione significativa, sarebbe stato un buon momento non solo per manifestare solidarietà ma anche per fare pubblicità ai quotidiani digitali e cercare di aumentarne la diffusione.

Altri soggetti hanno invece sfruttato questa occasione per trarne un vantaggio economico, sia pure indiretto.

Eseguendo una semplice operazione di editing, anzi di hacking, dei file pdf contenenti i quotidiani e le riviste, vi hanno inserito pagine aggiuntive di pubblicità, costosa se inserita legalmente, ma divenuta gratuita sfruttando questa opportunità e l’effetto moltiplicativo della Rete.

Oltretutto in questa pubblicità questi loschi figuri propagandano altri contenuti illegali, facendo pubblicità ad un sito di scambio completamente illegale, e cercando oltretutto di far sembrare “legale” il sito stesso.

Indubbiamente un’operazione semplice, ingegnosa ed efficace, come l’oro nascosto nella macchina di Goldfinger.

Quale è la morale?

Che chi compie azioni illegali può essere oggetto di una blanda forma di ammirazione per l’ingegno dimostrato, proprio come ci accade quando vediamo quei film di furti nei caveau delle banche.

E che chi perde occasioni … beh, ha perso occasioni.

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Marco A. L. Calamari

Free Software Foundation member, Progetto Winston Smith, convegno e-privacy, Cassandra Crossing, ONIF, MEP mancato del PP-IT, Nabaztag @calamarim@mastodon.uno