Cassandra Crossing/ Chatcontrol considerato come prova generale

Marco A. L. Calamari
2 min readJul 16, 2024

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(587) — Il braccio di ferro infinito di Chatcontrol continua, e chi si stanca è destinato a perdere. E’ una prova generale, che definirà il futuro, anzi la sopravvivenza, dei diritti digitali negli anni a venire.

16 luglio 2024— La lotta senza quartiere su Chatcontrol, tra il Consiglio d’Europa da una parte e EDRi, Cepis, EFF, Patrick Breyer e qualunque altra persona od organizzazione ragionevole in Europa ed all’estero, eccettuati governi reazionari e polizie, ha visto concludersi un altro round.

Le organizzazioni e le persone ragionevoli hanno vinto anche questa battaglia, ma gli avversari, dotati di mezzi infiniti e forte volontà di tecnocontrollare il più possibile le loro popolazioni, ne hanno subito pianificato un’altra.

Chatcontrol è stato nuovamente inserito nell’ordine del giorno dei Consiglio dei Governi dell’UE. Discuteranno dei “progressi” della trattativa il 10/11 ottobre, e tenteranno nuovamente di approvare la proposta di legge il 12/13 dicembre. Un regalo di Natale, insomma, quando tutti saranno distratti e gli aerei, anche quelli da Strasburgo, pieni di vacanzieri.

E, ciliegina sulla torta, è cominciata la presidenza ungherese dell’UE.

Serve altro per aver paura? Beh, considerate pure che molti dei governi ancora in disaccordo stanno chiedendo solo piccole modifiche inessenziali; queste potranno stavolta essere concesse per sbloccare definitivamente Chatcontrol e portarlo in votazione al nuovo Parlamento Europeo, la cui composizione è ben nota a tutti.

A giugno siamo riusciti a fermare Chatcontrol per un pelo, grazie ad una “minoranza di blocco” estremamente ristretta dei governi dell’UE: infatti i sostenitori di Chatcontrol stavolta hanno ottenuto il 63,7% contro una soglia del 65% dei voti richiesta nel Consiglio dell’UE per far passare il provvedimento, anzi l’abominio.

Non importa come il Consiglio d’Europa stia cercando di vendercelo, come “scansione lato client”, “moderazione durante il caricamento” o “rilevamento tramite Intelligenza Artificiale”,

Chatcontrol è solo ed unicamente sorveglianza di massa, portata ad un livello di estensione ed automazione che nemmeno la STASI od il Grande Fratello avrebbero potuto sognare, nemmeno nelle loro fantasie più selvagge.

E, indipendentemente dalla sua implementazione tecnica,

la sorveglianza di massa estesa a tutta la popolazione è sempre un’idea folle e perversa,

per tutta una serie di ragioni, che potete facilmente immaginare, leggere con calma qui, [traduzione] oppure cercare in Rete, ma che Cassandra oggi è troppo arrabbiata per elencare.

Vale sempre il solito avvertimento.

Stateve accuorte

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Marco A. L. Calamari

Free Software Foundation member, Progetto Winston Smith, convegno e-privacy, Cassandra Crossing, ONIF, MEP mancato del PP-IT, Nabaztag @calamarim@mastodon.uno